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02.07.2021

Case History – STI Engineering e Building in Cloud


Intervista all’Amministratore Delegato Stefano Massarino e all’Architetto Katia Lunardi pubblicato da Building in Cloud.
 
Chi è STI Engineering e in che settore opera?
STI Engineering S.r.l. è una società di ingegneria che da oltre trent’anni offre servizi di consulenza tecnica (ingegneria e project management) a supporto di primari Clienti che operano in quattro distinti settori del mercato: Building, Industrial, Petrochemical e Marine. STI engineering opera con quattro uffici in Italia (Milano, Roma, Trieste e San Daniele) e 6 società controllate estere (Russia, Oman, Messico, Paraguay, Slovenia, USA) e conta su un team di oltre 300 ingegneri altamente specializzati.
Nata nel settore dell’automazione industriale la società è cresciuta negli anni acquisendo competenze tecniche multidisciplinari ed è oggi in grado di svolgere il ruolo integratore qualificato di sistemi altamente complessi.
All’inizio degli anni 2000, quando il termine BIM era ai più ancora uno sconosciuto, STI engineering, avvantaggiata dalle sue origini digitali e dalla sua sensibilità per tutto ciò che evocava il “dato”, ha intravisto negli strumenti di disegno parametrico la strada su cui si sarebbero evoluti i servizi offerti.
La raccolta, l’implementazione e la gestione delle informazioni (dati) in tutto il processo di vita di un progetto (dalla concezione, alla costruzione al funzionamento) sono gli elementi cardine su cui STI engineering sta sviluppando i servizi di oggi e costruendo quelli del domani.
 
Come avete approcciato il tema BIM e come lo avete implementato nella vostra realtà?
STI engineering ha adottato la progettazione con strumenti tridimensionali e parametrici ben prima che l’acronimo BIM entrasse nel mercato. I progetti in ambito internazionale in cui la società è stata coinvolta hanno favori l’avvio del processo di informatizzazione dei servizi e quindi l’adozione degli strumenti BIM con largo anticipo rispetto al mercato italiano. Un anticipo pionieristico e come tale ricco di sforzi e sacrifici, spesso non capito, ma costantemente alimentato da una visione cristallina di quale sarebbe stato il relativo futuro.
STI Engineering ha investito molto tempo nell’implementazione della tecnologia BIM. Ricerca, formazione continua e soprattutto applicazione pratica degli strumenti, hanno permesso all’azienda di costruire una base solida di competenze su cui appoggiare l’eccellenza dei propri servizi.
La disponibilità delle informazioni progettuali in formato digitale e le competenze nell’ambito dello sviluppo software hanno permesso a STI engineering di intravedere nuovi orizzonti applicativi e tracciare nuove destinazioni future. Orizzonti che parlano di algoritmi generativi mirati principalmente alla capitalizzazione dei dati disponibili per migliorare sempre i contenuti del servizio offerto.
BIM non è un strumento di progettazione, sostiene l’Amministratore Delegato Stefano Massarino, è il luogo in cui custodire la storia e le esperienze passate e da cui attingere informazioni per svilupparne quelle future.
 
Qual è secondo voi lo scenario BIM in Italia? Quali prospettive, quali sviluppi?
Crediamo vivamente che l’evoluzione del nostro settore sia inesorabilmente tracciato e che il “dato” sarà sempre più il protagonista del nostro lavoro. Siamo certi che la digitalizzazione, senza limiti reverenziali, di tutti i parametri che sottendono un opera ed in tutte le sue fasi di vita, sia il primo passo verso quel fantomatico “digital twin” che aprirà nuovi orizzonti e nuove prospettive.
A livello italiano, se sapremo utilizzare questo nuovo rinascimento in modo illuminato e come opportunità per innovare il paese,  saremo in grado di lasciare ai posteri un affascinante futuro. Il BIM, il dato e l’algoritmo non sono altro che gli strumenti con cui costruire questo futuro.
 
Quali sono i motivi principali per cui avete scelto di adottare la piattaforma Building in Cloud?
Sti Engineering ha deciso di implementare l’utilizzo dello strumento Building in Cloud per gestire in modo efficiente e strutturato i processi operativi aziendali siano essi completamente interni o esterni.
L’adozione di un sistema di “cloud collaboration” è fondamentale per coinvolgere secondo regole prestabilite tutti gli attori coinvolti in un flusso di lavoro e organizzare le informazioni in termini di qualità, tracciabilità, disponibilità in tempo reale e fruibilità nel tempo.
In particolare, il modulo scelto Bic-CDE consente di migliorare le performance complessive di gestione di un progetto secondo le esigenze richieste durante tutte le diverse fasi ottimizzando i risultati in termini di risparmio nella gestione dei costi, dei tempi di realizzazione e successiva manutenzione.
Sti Engineering ha deciso di implementare Building in Cloud perché consente la gestione efficiente e strutturata dei processi operativi aziendali, siano essi completamente interni o esterni.
Poter utilizzare un sistema di cloud collaboration permette di coinvolgere tutti gli attori partecipanti in una commessa e di organizzare le informazioni in termini di qualità, disponibilità del dato e fruibilità di esso nel tempo.
Per fare ciò utilizziamo il modulo BiC-CDE di Building in Cloud che ci consente di avere un miglioramento complessivo delle performance di gestione di un progetto. In un’ottica di monitoraggio del ciclo di vita di un edificio si ottimizzano i risultati in termini di risparmio nella gestione dei costi, tempo di realizzazione e organizzazione di informazioni utili nella fase di manutenzione.
 
Quali sono gli aspetti più vantaggiosi nell’adozione di Building in Cloud?
Aspetto fondamentale della Piattaforma Building in Cloud è la possibilità di definire in modo flessibile la struttura dell’Ambiente di condivisione dei dati. Il sistema permette di configurare l’albero gerarchico delle cartelle secondo le specifiche necessità di ciascun progetto. Inoltre consente di definire regole per la gestione degli accessi, codifica naming personalizzate, creare gli stati approvativi da associare ai workflow e comporre la sequenza delle fasi di istruttoria da assegnare ad ogni categoria di documenti. In linea con le indicazioni contenute nella norma UNI 11337-5 la piattaforma, tramite un archivio centralizzato, raccoglie in sicurezza tutti i dati organizzati di una commessa.
L’interfaccia di facile interpretazione e utilizzo consente di interrogare le informazioni contenute in ogni momento e in qualsiasi luogo tramite schede predisposte ed estrapolare secondo filtri i dati contenuti. Di conseguenza un aspetto importante è l’estrapolazione di report per il monitoraggio nel tempo delle attività e l’implementazione del lavoro.
Rispetto ad altre piattaforme BIM, Building in Cloud è molto flessibile e permette di destrutturare varie attività e processi a seconda delle necessità, rimanendo comunque in linea con le indicazioni contenute nelle normative in ambito BIM per l’organizzazione di un ambiente di condivisione dati.
Inoltre, l’interfaccia risulta di facile utilizzo, rendendo agile l’utilizzo da parte di tutte le parti coinvolte nel progetto.
 
In quali commesse state attualmente utilizzando Building in Cloud?
Attualmente Building in Cloud è utilizzato in due progetti complessi uno di carattere building e uno nel settore oil & gas. In entrambi i progetti gestiamo un Common Data Environment composto da circa 10.000 documenti e un team di circa quattrocento utenti che possono accedere contemporaneamente alla piattaforma di condivisione dei dati. La nostra operatività quotidiana mira a garantire il corretto flusso delle informazioni durante tutti gli stati e le fasi del processo e curare l’integrità dei dati
Recentemente abbiamo inoltre iniziato ad utilizzare BiC-Superbonus 110 per gestire progetti in ambito Superbonus 110.
L’obiettivo nel breve periodo è quello di utilizzare Building in Cloud anche per progetti di minore complessità e come piattaforma cloud aziendale per gestire flussi operativi interni, interni con supporto esterno o completamente esterni.
Attualmente STI Engineering sta utilizzando la piattaforma Building in Cloud in due grandi progetti, uno di building e uno nell’oil and gas. In entrambi i progetti gestiamo un Common Data Environment composto da circa 10.000 documenti e un team di circa quattrocento utenti che possono accedere contemporaneamente alla piattaforma di condivisione.
Recentemente abbiamo inoltre iniziato ad utilizzare BiC-Superbonus 110 per gestire progetti in ambito Superbonus 110.
L’obiettivo finale è quello di utilizzare Building in Cloud anche in progetti di minore complessità e come piattaforma di scambio interna all’azienda.