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06.04.2022

Industria Alimentare - dal Mise 700 Mln di Investimento

Rinnovo delle linee produttive e stabilimenti, nuovi progetti di ricerca e posti di lavoro

Il settore dell’industria alimentare - dopo lo shock pandemico - reagisce spingendo su sostenibilità e innovazione, passando per nuovi progetti di ricerca e riduzione dei consumi, sfruttando importanti investimenti per l’ampliamento o la costruzione di nuovi stabilimenti e il rinnovo di linee produttive. I piani sottoscritti dal ministero dello Sviluppo economico con aziende e Regioni e la cui gestione è demandata a Invitalia, porteranno a più di 700 nuovi posti di lavoro, senza considerare l’indotto per tutta la filiera.  
 

I numeri dell’investimento 


Secondo quanto riportato nell’articolo dedicato all’argomento del Sole24, dall’inizio del 2022 sono già 2 i nuovi accordi firmati per un totale di investimento di  725 milioni di euro contando gli impegni siglati nel 2021 (21 in totale - per 684 milioni di euro). Sempre secondo quanto riportato nell’articolo, sarebbero in fase di definizione altri 4 possibili intese, che prevedono investimenti per ulteriori 130 milioni di euro.  
Le risorse stanziate dal Ministero dello Sviluppo Economico dovrebbero rimettere in moto il settore, sia nazionale che internazionale, dando una spinta verso orizzonti più ampi. Con la legge di bilancio dello scorso anno sono stati finanziati progetti di sviluppo per 450 milioni di euro, ai quali bisogna aggiungere i 750 milioni del Recovery Plan per le filiere produttive. 
Secondo quanto detto al Ministro Giorgetti recentemente: “L'agroalimentare rappresenta uno dei settori per cui sono in atto importanti cambiamenti nei processi produttivi e su cui rivolgiamo attenzione anche per l’impatto che i costi legati alle materie prime hanno sull’intera filiera”.
 

I protagonisti  


Molti sono i nomi importanti tra gli accordi siglati. Partendo dalla Heineken per il sito di produzione di Assemini a Cagliari al complesso industriale Orogel di Cesena, passando per Inalpi, Aia, Riso Scotti, Liguori Pastificio a Rovagnati, La Regina di San Marzano fino ad arrivare a quello che è il più significativo tra tutti - almeno in termini di risorse: il raddoppio della produzione per il sito di Balvano, in Basilicata per conto della Ferrero Industriale Italia.  
Sempre secondo il Ministro Giorgetti: “Quello che ha reso unico in tutto il mondo la qualità dei prodotti della filiera alimentare made in Italy è il legame fra innovazione, rispetto delle tradizioni e utilizzo di materie prime d’eccellenza, che sono il frutto del lavoro svolto con passione e competenza sul territorio da tanti imprenditori e lavoratori”.
 
STI Engineering, da oltre 20 anni leader nella progettazione e consulenza per la realizzazione ex-novo, la ristrutturazione, la riorganizzazione, l’efficientamento e l’ampliamento di stabilimenti per l’industria alimentare, sia in Italia che all’estero, è fiera di essere stata al fianco di alcuni dei grandi nomi qui citati e di molte altre aziende del settore agro-alimentare, dando il proprio contributo alla crescita della filiera del made in Italy e promuovendo l’innovazione e lo sviluppo di questo settore anche all’estero con numerosi progetti in Europa, Russia, America, Africa e Middle East.  
 
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